venerdì 26 agosto 2016

"Gli Sporcelli" di Roald Dahl

 


Gli Sporcelli, di Roald Dahl ci narra la storia della famiglia Sporcelli, appunto.
Gli sporcelli sono persone cattivi, maleducate, sporche e puzzolenti che si divertono a farti dispetti tra di loro e, in qualche modo, a maltrattare le altre creature che hanno attorno.
Marito e moglie si credono molto furbi ma le quattro scimmie che tengono in una gabbia in giardino sono assai molto più furbe di questi due maleodoranti individui.
Papà scimmia con l'aiuto del loro amico Rococò tenderà un brutto scherzetto ai due coniugi, sfinito dai soprusi del marito nei loro confronti.

Una storiella breve, per bambini certamente, ma Dahl ha un'abilità superlativa nel raccontare queste storielle che contengono una morale facilmente capibile da chi inizia a leggere o chi ascolta mamma o papà mentre gli leggono la storia.

martedì 23 agosto 2016

Insalata di fagioli

Approfittando di quest'ultimo caldo afoso, ho deciso di preparare per me e mio fratello due insalate di fagioli. Leggera, fresca, facile e veloce da preparare.

Io l'ho fatta con circa):
100 gr di fagioli cannellini
100 gr di fagioli bianchi di Spagna
100 gr di fagioli borlotti
2 carote medie
1/2 cipolla
qualche foglia di insalata
prezzemolo, olio extravergine di oliva e sale q.b.

Io ho usato legumi in scatola, stavolta, essendo stato un pranzo fatto in velocità.
Ho scolato e sciacquato bene i fagioli, lavato e sbucciato la carota che ho poi tagliato con una grattugia a trama spessa. Con una mandolina ho tagliato finemente la cipolla dopo averla sbucciata e tagliata a metà (per la sua lunghezza, per evitare il passaggio dopo). Ho aggiunto qualche fogliolina di insalata, il prezzemolo e condito a piacere.


sabato 20 agosto 2016

"Il diario segreto di Adrian Mole. Mitico adolescente incasinato di anni 13 e 3/4" di Sue Townsend



Questo è un diario, segreto, per l'appunto, di un ragazzino di 13 anni (sì, e 3/4). 
Adrian è un ragazzino paranoico, ipocondriaco, forse un tipico tredicenne, un po' indeciso sul suo futuro ma convinto di essere un intellettuale e che sogna di diventare uno scrittore. Continua ad inviare suo poesie alla BBC che puntualmente rifiutano, chissà per quale motivo...!!
Ha i tipici problemi degli adolescenti: l'amore, il sesso (e una ragazza che non vuole concedersi, chiamala stupida!), i brufoli....per i quali chiama il dottore che, anche qui chissà perché, gli risponde in malo modo perché gli fa perdere tempo per degli stupidissimi brufoli, normale processo della pelle per la sua età.
Addebita tutte le sue sconfitte alla temporanea separazione dei suoi, che non cerca minimamente di comprendere, è, anzi, poco grato al padre che lo ha in casa con lui.

Questo week-end con Nigel mi ha aperto gli occhi. Senza saperlo, negli ultimi quattordici anni ho vissuto in povertà. Ho dovuto accontentarmi di una casa fatiscente, di cibo inadeguato, di mance da fame. Se con il suo attuale salario mio padre non è in grado di assicurarmi un tenore di vita decente, che cominci a cercarsi un lavoro migliore.

Si troverà però a vivere uno stato ancora più povero, visto che presto il padre verrà licenziato.
Si trova addolorato anche per la separazione da Pandora, la sua fidanzata, che va in vacanza in Tunisia, ma non rinuncia a sentirla tutti i giorni facendosi addebitare la chiamata dalla Tunisia, mossa astuta vista la condizione economica in cui vive.

"Tesoro mio,
qui le condizioni economiche sono terribili. Volevo comprarti un regalo ma invece ho dato tutti i miei soldi ad un accattone. Hai il cuore generoso tu, Adrian, e sono sicura che capirai. 
Tutto il mio amore per l'eternità.
Per sempre tua
Pandora"
Ma che bella idea dare i soldi del mio regalo a uno schifoso lavativo!

Pandora, l'amica del mendicante, torna a casa domani

Le cose di certo non migliorano con il passare dei giorni, solo un sacco di lamentele.


A me non è piaciuto, forse perché è fatto per un range inferiore (molto più inferiore) rispetto al mio, magari ragazzi con un'età più simile a quella di Adrian lo apprezzeranno di più.
Detto ciò, perché ho letto il libro?
Perché è sulla lista dei libri da leggere della BBC
Io mi chiedo che cosa ci sia nella testa degli inglesi, ci sono tantissimi libri per ragazzi al mondo, molto meglio di questo, ma lo hanno fatto finire per quale strano motivo non si sa, nella lista dei libri da leggere e, la sottoscritta, certamente non si può tirare indietro... Ai ai!

domenica 14 agosto 2016

"Artemis Fowl" di Eoin Colfer



Artemis è un ragazzino di dodici anni, fa parte di una delle più potenti e ricche famiglie legate alla malavita e all'illegalità.
In questo primo libro troviamo il ragazzo, seguito sempre dal suo fedele Leale, proveniente da una famiglia che è sempre stata al servizio della famiglia Fowl, per la quale deve seguire un'intensa preparazione, intenzionato a rimpinguare le casse di famiglia grazie all'oro che possiede il Popolo, 
Il Popolo altri non sono che gnomi, fate, troll, goblin... creature fantastiche che sono stati costretti ad emigrare sottoterra per colpa dei Fangosi. Si dice che ogni creatura del Popolo possegga una pentola d'oro ed è proprio a queste che sta puntando Artemis.
Per raggiungere il suo scopo rapirà il capitano Tappo, salita in missione sulla terra per fermare un Troll che si trovava ad attaccare una città della Puglia. 

- Grazie per la fiducia.
- La fiducia è degli ignoranti. Se ti senti audace, è perché non ne sai abbastanza.

Per depistare il comandante, andato in cerca lui stesso del suo capitano, Artemis sceglie una baleniera, per riporre il ricettatore che trova al polso di Spinella,

Planò verso gli spara-arpioni. Strumenti orribili. Sui ponti sporchi di sangue aleggiava un odore di morte e sofferenza. Molte nobili creature erano morte là sopra... morte e sezionate per un po' di sapine e di olio.

Si innesca una battaglia che viene combattuta con magia e ultima tecnologia, dove gli abitanti del Popolo potrebbero avere la meglio su quel ragazzino troppo sicuro di sé...se non fosse per il cuore forse troppo buono del capitano Tappo che farà vincere ognuno a metà.
Artemis ci lascia con una promessa: continuerà a cercare di arricchirsi ma non si metterà mai più contro il Popolo fantastico.

Devo dire che all'inizio il libro non mi piaceva, l'arroganza di Fowl mi urtava i nervi, poi entrando in gioco il Popolo la storia si è fatta più avvincente. Il sergente Tappo dimostrerà un gran cuore, da buona samaritana, che non condivido appieno, e Leale mostra anche lui, nonostante la sua stazza enorme, un briciolo di pietà nei confronti di chi gli salverà la vita. 

mercoledì 10 agosto 2016

"Io e te" di Niccolò Ammaniti



Questo è il primo libro di Ammaniti che leggo in vita mia.
Lorenzo, il protagonista, è un ragazzo adolescente che decide di passare la sua settimana bianca...nascosto in cantina, all'insaputa di tutti.
Lo fa per sfuggire ai genitori, alla gente, alla sua vita di tutti i giorni, desideroso di immergersi nella musica e nei videogiochi. Si gestisce alla meglio, cibo e bibite, trova un divano che adibirà a letto, il bagno c'è. Non può volere altro.
Finché nella sua vita piomba una ragazza, una sconosciuta. Scoprirà poi essere sua sorella alla ricerca di soldi. Finirà però a vivere gli ultimi giorni con lui con cui subito avrà un legame intriso d'odio facendosi via via più tenero.


Una storia, in effetti, ce l'avevo. Me l'ero inventata una mattina a scuola. Ma le mie storie le tenevo per me, perché se le raccontavo si sciupavano subito come i fiori di campo tagliati e non mi piacevano più.


Un racconto breve in cui comunque Ammaniti mi è piaciuto. Leggero, nonostante i temi trattati, emozionante alla fine, quasi da far venire la pelle d'oca.

Lettura consigliata!

domenica 7 agosto 2016

"La mamma tatuata" di Jacqueline Wilson



Prima di scrivere di questo libro ho provato a fare una breve ricerca sulla vita della Wilson per spiare se ha avuto problemi con sua madre o qualche problema di adozione ma...il web non riesce ad esaurire la mia curiosità. 

Ebbene, come potrete notare dalla premessa anche in questo libro la mamma delle due ragazze non sta bene. 
Il romanzo è diviso in capitoli che vengono associati, in un modo o nell'altro, a tutti i tatuaggi che ha questa mamma stravagante, raggiante, una mamma un po' "speciale", con bei capelli rossi, occhi di smeraldo e una pelle bianca piena di disegni indelebili. Disegni che realizza lei. Ognuno dei quali rappresenta un episodio importante della sua vita.
Avanti nelle pagine si scopre che Dalia (non viene quasi mai utilizzata la parola "mamma") ha una malattia mentale, che la porta ad avere umore altalenante.
Ha due figlie: Stella, non contenta di questa mamma pitturata e non conforme alle regole, che racconta essere nata dal suo grande, grandissimo amore vissuto con Micky, un nome che si porta tatuato vicino al cuore. Questa ragazza bella, bionda con gli occhi azzurri verdi.
E poi c'è Delfina (nonché voce narrante) che è la figlia nata senza un padre, infatti Dalia da pochissime notizie su questo uomo, un uomo che non ha significato nulla per lei, una questione di una notte. Delfina si vede bruttina, vive all'ombra della sorella e cerca di guadagnarsi in tutte le maniere l'amore di sua madre che a lei sembra voglia più bene alla primogenita perché frutto del suo grandissimo amore.
La storia però, in un susseguirsi di vita quotidiana, ci pone davanti una storia totalmente diversa da quella raccontata da Dalia alle figlie. Una vita dipinta così dalla sua mente, probabilmente. La vita che avrebbe voluto con l'uomo che desiderava.

Ho letto questo libro estrapolandolo sempre dalla lista della BBC.

Probabilmente è un buon metodo per avvicinare gli adolescenti ad argomenti del genere come le malattie mentali, o, come succede negli altri suoi libri il divorzio.
Troviamo una mamma che è davvero fuori dal "normale", che non bada molto alle figlie e in alcuni casi urta veramente i nervi, si sforza di risultare simpatica a Stella, che sembra quasi la sua preferita, effettivamente, mentre non ha bisogno di tante energie per essere amata dalla più piccola.

Lui era intento a togliere gli aghi usati dalla barretta e a riporre tutti gli attrezzi nello sterilizzatore.
"Non dimenticare quello" disse, indicando il mio biglietto di auguri.
"Non ne ho più bisogno. Ormai è indelebile" rispose Dalia, buttandolo nel cestino.
"Ma dietro c'è il tuo biglietto di auguri" le ricordò Steve.
"Ops!" esclama Dalia, recuperando la carta "scusami Del".
"Non importa" mormorai.


Stella, la primogenita, negli anni in cui ha dovuto fare da madre alla stessa sua madre e a sua sorella ha innalzato una corazza, è una bambina cresciuta troppo in fretta. Ci si presenta davanti una ragazzina acida che poi alla fine tanto scorbutica non è.
Anche Delfina, ancora più piccola, a volte si ritrova a fare da mamma, la mamma quella buona perché non può arrabbiarsi con la madre e far si di rendere vani i suoi sforzi per farsi amare come l'altra figlia.
Arriverà però Micky a mettere in ordine questo vero casino di inversione dei ruoli che risulta davvero difficile da mandar giù.

giovedì 4 agosto 2016

"Profezia" di Sandro Veronesi


Va bene che sono solo 60 pagine però un punto, UNO, lo potevi anche mettere, caro Sandro!!
Ci troviamo davanti ad una voce narrante che sembra quasi essere una divinità e fa questa sorta di "profezia" appunto, ad Alessandro.

Il ragazzo appena uscito dalla morte della madre, morta di tumore, viene dirottato da questa voce sulla via per affrontare la futura morte di suo padre, che morirà anche lui di tumore. 
Alessandro si trova ad affrontare la lunga malattia del padre, e ostacoli che sembrano insormontabili solo per assecondare il volere del padre: morire a casa!


Questa malattia porta dolori acuti al padre che, ad un certo punto, si ritrova anche a perdere la testa e i momenti di lucidità sono sempre meno.
Finché figlio e medico facilitano l'andare "via", il via che si ritrova a desiderare il padre negli ultimi giorni della sua vita.


"figliolo, io guardo questi programmi di merda per illudermi che la vita sia davvero così misera; che essa non sia amore, e bellezza, e ingegno, e sfide, e conquiste, e natura, e mare e vento e barche a vela, ma una squallida faccenda di rancori, pettegolezzi, paura e puzza di chiuso, come la riducono qua. Così, capisci, mi viene naturale lasciarla"