giovedì 22 dicembre 2016

"Il signore delle mosche" di Wililam Golding


Tanto amato sul web da gente sconosciuta, tanto l'ho "odiato" io.
Sì, mi trascino dietro questo libro da quest'estate, per finirlo a Dicembre. L'ho trascinato, tirato, caricato sulle spalle come si fa con un sacco che incontra una roccia e non vuole più avanzare.
Sarà il fatto che il mio essere vegana un po' ha contribuito a frenarne la lettura, sta di fatto che questo libro non mi ha entusiasmata, la morale c'è, alla fine. 
Un gruppo di ragazzini atterrano su un'isola apparentemente deserta, senza nessun adulto. Decidono così di convocare un'assemblea per stabilire delle regole e, ovviamente, un capo, scelto quasi in maniera unanime: Ralph, uno dei protagonisti e voce narrante. Accanto a Ralph troviamo Piggy, un ragazzino un po' cicciotello, sicuramente più adatto ad una vita sedentaria e tranquilla, ma si rivelerà molto utile il suo sapere, il suo cervello. Con Simone, un ragazzo un po' timoroso, fedele al capo, mai sopra le righe. rientrano tra i miei preferiti
Jack, il portavoce dei musicisti, diventerà presto il loro capo, e loro i suoi fedeli cacciatori.
All'inizio divertiti dall'accaduto l'armonia regna quasi perennemente sovrana, ma la pace, tra questo branco di adolescenti e piccoli quanto potrà durare?
Dalla penna di Golding esce rabbia, paura, cattiveria, sadismo. Ragazzi che retrocedono, non tanto distanti comunque dai sentimenti di molti giovani di oggi, che tornano ad essere selvaggi, che si adattano nella maniera più barbara alla condizione in cui si trovano.
Cacciano per sopravvivenza, uccidono per divertimento, quasi fosse una sorta di gioco, dove la vita stessa perde ogni tipo di importanza.
Riusciranno a tornare a casa tutti sani e salvi?

sabato 3 dicembre 2016

"L'amica geniale: Storia della bambina perduta" di Elena Ferrante


Ed ecco l'ultimo capitolo di questa meravigliosa quadrilogia!
Meravigliosa perché personalmente mi è piaciuta davvero tanto. Devo dire però che questo ultimo libro è stato un po' forzato, a tratti un pochino lento ma ha chiuso quasi degnamente la storia di queste due amiche. 
Qui le ritroviamo entrambe incinte, Elena alla terza, Lila alla sua seconda gravidanza. Partoriscono a breve tempo l'una dall'altra ma..qualche cosa andrà storto, una terribile disgrazia si abbatterà su una delle due amiche.
Questo loro legame, già vacillante, prima si perde poi si risana, come uno yo-yo, fino a spezzarsi completamente e definitivamente. 
La vita di Elena entra in crisi, si ritrova da sola sentimentalmente: divorziata dal marito delle sue prime due figlie: Adele detta Dede che prende il nome dalla madre di Pietro ed Elsa, abbandona successivamente anche Nino, il padre della sua terza figlia: Imma, diminutivo di Immacolata, porta il nome della madre di Elena. Senza una casa, grazie alla prima rottura, si ritrova a passare di casa in casa, di città in città fino a trasferirsi a Napoli. Categoricamente fuori dal Rione. Come se non bastasse la vita la mette difronte sia ad una sfida lavorativa: i suoi libri vedono calare le vendite, e bisogna dar da mangiare ad un pubblico affamato di pagine, pagine buone, però; sia ad una sfida emotiva che riguarderà la famiglia ed in particolare sua madre, con la quale poi vedrà nascere ben altro rapporto da quello precedente.
Dal canto suo, Lila si ritrova quasi nella situazione opposta: la nuova "fabbrica" cresce sempre più grazie anche alla collaborazione che diede ad uno dei fratelli Solara.
La vita con Enzo prosegue degnamente, sarà lui il padre della sua seconda figlia: Tina ma questo non basterà a consolidare la loro unione.
Seguirà un evento che cambierà le carte in tavola e che ribalterà le vite delle nostre protagoniste.