giovedì 14 maggio 2015

"Piccoli suicidi tra amici" di Arto Paasilinna



Lo avevo iniziato anni fa, lasciandolo dopo qualche capitolo, ed era quindi la secconda volta che me lo vedevo di fronte e lo prendevo in mano, girando per gli scaffali della biblioteca, così, rigirandolo per l'ennesima volta tra le mani mi decisi a prenderlo. Magari era quella la volta buona.

Buona la scelta del titolo che ti colpisce subito, per non parlare del formato del libro, molto diverso, che a me piace tanto, l'idea su cui è costruita la storia e l'inizio ma.... Ebbene c'è un ma! Dopo i primi 6-7 capitoli si ripresenta sempre il solito problema: la storia comincia a perdere un po' di tono, a non scorrere e, a tratti, a diventare persino noioso. Tanco che, a pochi passi dalla fine gioco in modo scorretto, provandoci un senso quasi liberatorio, e faccio un balzo direttamente al prologo. Dopo tante pagine non me la sentivo di deporlo senza sapere quale sarebbe stato il triste destino dei nostri amici. Saranno sopravvissuti o saranno tutti morti?

Alla fine scopro che...
I nostri due protagonisti si incontra per sbaglio, proprio così perché scelgono lo stesso capodanno per andare a togliersi la vita e così si ritrovano a salvarsi la vita a vicenda, e da lì ad instaurare un rapporto di amicizia, dalla quale poi daranno vita ad un gruppo di aspiranti suicidi.
Ne passeranno delle belle, tra chi è davvero intenzionato a togliersi la vita e chi invece, strada facendo, scoprendo amori o nuove amicizie, vi rinuncia.