giovedì 20 aprile 2017

"Cercavo un marito ho trovato un cane" di Karen Templeton


Sono rimasta parecchio su questo libro. Inizialmente la storia non mi colpì molto, procedeva lenta, troppo lenta, ero quasi tentata di lasciar perdere questo libro. 
Un giorno però decisi di finirlo perché non mi andava di lasciarlo a metà, dopo averci perso del tempo dietro dovevo finirlo e fu così che mi appassionai un po' di più a questo romanzetto chick lit, una lettura da preferire sotto l'ombrellone, nella spensieratezza con la brezza marina che accarezza la pelle e scompiglia qualche ciuffo di capelli.
Ginger viene abbandonata sull'altare, quello che dovrebbe essere il suo futuro sposo non si presenta in chiesa sparendo senza lasciare traccia.
Non ha nemmeno il tempo di riprendersi da questo grande shock quando scopre che il suo datore di lavoro è stato assassinato e di conseguenza si ritrova senza lavoro.
Come se non bastasse, la sua amica che le ha sub affittato la casa sta per tornare a vivere lì e rivuole indietro il suo appartamento.
Trovata una sistemazione d'emergenza, considerando le poche entrate, si ritroverà costretta ad andarsene anche da lì.
Senza marito, senza lavoro e senza casa, cosa può esserci di più terribile? Beh, tornare a casa dalla mamma, il che già di per se è una situazione amareggiante, se poi la madre in questione è Nedra la faccenda si complica ancora di più. 

Trecento pagine per questo libro sono un po' troppe, una cinquantina di queste sarebbero anche potute non nascere. La protagonista è noiosa, quasi scontata, a volte gli atteggiamenti che le ha fatto assumere la scrittrice ti fa venire voglia di gettare il libro da una finestra del centesimo piano. Il cane del titolo appare ma marginalmente.
Da leggere se si cerca una lettura frivola.

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