giovedì 5 gennaio 2017

"Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepúlveda


La gabbianella e il gatto è un cartone che ha segnato la mia infanzia, non so quante volte, in tenera età, io possa averlo guardato.
Una storia basata sulla fiducia, sull'amicizia vera, un'amicizia che non sarebbe mai nata, a dire la verità, senza i giusti presupposti. 
Zorba, un gatto nero grande e grosso, fa ad una gabbiana, atterrata per fortuna sul suo terrazzo in fin di vita, tre promesse.
Piena di petrolio, la povera gabbiana tenta con un volo di fortuna di mettersi in salvo e sul suo cammina trova questo gatto coraggioso che accetta con poca convinzione di soddisfare i suoi desideri. Il gatto nero, convinto di avere tempo a sufficienza, va a chiamare qualche suo amico gatto: Colonello e Segretario, Diderot con la sua enclope..enciple..en-ci-clo-pe-dia e Sopravento.
Stupiti di ciò che Zorba ha promesso, impiegheranno tutte le loro forze, la volontà e il loro sapere per crescere al meglio Fortunata, la gabbiana uscita dall'uovo deposto dalla giovane gabbiana, purtroppo morta.


"E che dire dei danni che fanno consapevolmente? Pensiamo alla povera gabbiana che è morta per qualla dannata mania di avvelenare il mare con la loro spazzatura" aggiunse Segretario

In questa fiaba si tocca un tema più attuale che mai, la "distruzione" che l'uomo porta al pianeta, uno tra questi l'inquinamento dei mari e degli oceani che portano a morti crudeli le povere creature acquatiche. Incurante dei danni alla flora e alla fauna, l'uomo pensa di essere al di sopra di tutte le specie, padrone di disfare come più gli piace, non curante del male che procura.
Un altro tema importante che trapela da queste righe è l'amore, l'amicizia e il rispetto tra creature diverse. Chi lo avrebbe mai detto che potesse nascere un'amicizia tra un gatto e una gabbiana?! Quando i sentimenti sono veri le barriere si superano.

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