giovedì 6 agosto 2015

"La pimpinella: storia di un primo amore" di Grégoire Delacourt



Un libro semplice, scorrevole. Scritto bene e non noioso. 
Parla di un amore, un amore vero, di quelli che "ti aspetterò per tutta la vita". 

Un ragazzo innamorato, che nota i cambiamenti dell'età; una ragazza che, ancora ragazzina, rifiuta l'amore di quello che per lei è solo un amico. Nulla li potrà separare, però, nemmeno i problemi dell'adolescenza. 


"Mia madre non doveva accorgersi dell'oltraggio di cui ero stato vittima, non volevo si spaventasse, si preoccupasse, gridasse, non volevo che chiedesse aiuto a quel morto che ci legava, la cui assenza mi aveva lasciato quel dolore, quella grazie femminea che permetteva di vedere la bellezza invisibile delle cose"



"Apetto.
Aspetto che lei cresca, che posi la testa sulla mia spalla
Aspetto che le sue labbra tremino quando mi avvicino
Aspetto i profumi che diranno "vieni, ora puoi raggiungermi"
Aspetto di poterle dire delle parole da cui è difficile riprendersi; quelle parole che scavano il solco della vita e possono condurre alla sofferenza più grande di tutte
Aspetto che lei mi aspetti, mamma, che lei mi dica "sì, sì, indosserò il tuo anello di fili d'erba e sarò tua"

"L'amore è quando si p disposti a morire per qualcuno. Quando formicolano le mani, glli occhi bruciano, la fame svanisce, e a me, le mani, con te non formicolano"

"Avrei voluto che il mio corpo finisse nella piscina e che affondasse senza opporre resistenza; che l'acqua mi entrasse attraverso la bocca, il naso, le orecchi, l'ano, che m'inondasse, mi soffocasse e mi uccidesse"

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