venerdì 14 agosto 2015

Ciambella vegana ai mirtilli, profumata alla cannella

Ciao a tutt*,
oggi è stato il compleanno di mio padre e..così ho deciso di preparare una torta anche se non come avrei voluto. Diciamo poi che avevo dei mirtilli: mi sono addentrata in riva all'Adige e, come ogni anno, due viti di mirtilli stavano chiamando me.. Soli e sconsolati, se ne stavano li a seccarsi, così da buona samaritana quale sono ho preso il mio cestino e mi sono messa a raccogliere quei piccoli e tondeggianti frutti blu scuro.
Poco più avanti stavano maturando delle succosissime more. Ho lasciato perdere la loro raccolta, visto che le api la facevano da padrone e io le ho lasciate fare, perché è grazie a loro che abbiamo una vasta varietà di frutta e verdura.. l'importanza delle api!!

Tornata a casa ho lavato i mirtilli e...perché non farne una torta?! E poi è giusto il compleanno di mio padre.
Così mi sono messa all'opera!

Ingredienti:
300 gr di farina manitoba
100 gr di farina di tapioca
100 ml di olio di semi
350 ml di acqua
90 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito
1 bicchiere di liquore alla cannella *
200 gr di mirtilli

Setacciamo le farine, assieme alla bustina di lievito, in una ciotola capiente. Aggiungiamo poi lo
zucchero e amalgamiamo bene per far si che il lievito si distribuisca.
Aggiungiamo poi gli ingredienti liquidi: l'olio, l'acqua  e, dopo aver mescolato, anche il liquore alla cannella, che darà un profumo gradevole alla nostra torta.
Quando abbiamo ottenuto un impasto denso e senza grumi ci aggiungiamo i mirtilli, staccandoli dai rametti.
Mescoliamo in modo che i mirtilli prendano spazio in tutto l'impasto e poi, imburrato lo stampo da ciambella, inforniamo, a forno preriscaldato, a 170° per 35/40 minuti.

Il giorno dopo il profumo sarà ancora più consistente!!

* il liquore è stato autoprodotto, almeno il mio.

Il punto:
Come mai nasce questa torta?
Semplice!
Stavo facendo una pastafrolla vegan, così, per cambiare ricetta e non usare margarina guardo su internet.. Una volta fatto il disastro, e solo dopo, mi accorgo dell'assurdità di questa ricetta inutile: 300 gr di farina e 330 tra acqua e olio! Coma fa a diventare un impasto palpabile e lavorabile con le mani se la dove di liquido è superiore, anche di poco, alla parte solida?!
Così ho ovviato in maniera...ovvia.
Ora ho capito che dovrò affidarmi solo alle mie ricette, se sono già state convalidate.

Buona cucina!!

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