sabato 7 ottobre 2017

"Zorro" di Margaret Mazzantini


Questa è la breve storia di Zorro, un uomo che si racconta e ci racconta chi era e chi è ora. 
Zorro è stato un bimbo nato e cresciuto in una famiglia modesta, con un papà regolarmente presente ed una mamma coraggiosa che si è rimboccata le maniche per crescere lui e Nanda, la sorella. 
Un bel giorno arriva Zorro, il cane, in casa loro, cane che, in breve tempo troverà un'altra sistemazione dal momento che in casa non è proprio il benvenuto. 
Zorro, l'umano, cresce, ha una vita normale e come fanno tanti alla fine decide di sposarsi ed condividendo la vita con Anna che si imbatte in un secondo cane, uguale a quello della sua infanzia, un altro Zorro. Questa volta è la moglie a non essere d'accordo, ed il cane è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, alla velocità della luce il matrimonio crolla a picco e l'uomo si sente costretto ad abbandonare il cane pur di fare un ultimo tentativo per recuperare il matrimonio. Tentativo che fallirà e per una serie di altri piccoli eventi Zorro si ritroverà senza nulla: senza casa, senza lavoro e senza soldi.
Così Zorro scopre la libertà, una vita fuori dalla schiavitù del denaro ma ben presto si accorgerà che la mente è subdola, e inizierà a parlare da solo perché tenersi tutto dentro fa andare in tilt il cervello e non avendo nessuno con cui parlare devi essere tu stesso entrambi i protagonisti della conversazione: quello che ascolta e quello che parla. 
Un libro di una brevità assoluta come breve e repentino può essere il cambiamento di una vita, un trillo, un campanello d'allarme perché di Zorro in Italia ce ne sono e sono di carne ed ossa. Una mazzata alla dignità umana dove riesce a sopravvivere solo chi riesce a rialzarsi, a guardare in faccia questa vita beffarda e a restituirle lo stesso riso di scherno per farle capire che sei li, pronto a lottare, ad andare avanti.

"Era la persona più coraggiosa che ho conosciuto. Quel tipo di coraggio che è solo delle donne, gli uomini non ce lo possono avere un coraggio così... così zitto."

"No, Zorro non pretende. Zorro non tende la mano, Zorro ha i pugni chiusi. Zorro ha fatto una scelta. Certo, il destino gli ha dato una mano, il calcione gli ha dato, il destino." 

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