martedì 10 ottobre 2017

"Sangue amaro" di Angela D'Angelo


Angela ci porta a Scampia, a conoscere un po' della realtà di quel posto e lo fa attraverso tre protagonisti: Greta una psicologa cresciuta a Posillipo, la parte benestante di Napoli, che ignora completamente il degrado di Scampia e delle Vele, fino a quando non trova un posto come educatrice in un centro di recupero per minori. 
Gabriele è il secondo protagonista della storia ed è un alunno di Greta, di cui conoscerà il fratello Antonio il nostro terzo protagonista, nonché tutore del fratellino.
Passo, passo Greta con la sua pazienza riuscirà ad aprirsi un piccolo varco in quella corazza impenetrabile e con molte difficoltà e altrettante incomprensioni, Antonio riuscirà ad aprire il suo cuore e la sua mente a quella giovane donna che non sembra affatto intimorita dalla vita che conducono i due fratelli.

Greta però ancora non si è scontrata con la realtà, con la "legge" delle Vele e questo accade nel momento in cui Toni si rifiuta di far entrare in casa sua della droga perché lui vuole rimanere pulito, non vuole più abbassare la testa e lo vuole fare unicamente per Gabriele, anche se questo, lo sa, porterà a delle conseguenze che non tarderanno ad arrivare, giusto il tempo di mettere in salvo il fratello tra le amorevoli braccia di Greta. 
La ragazza, messo in salvo a Posillipo il bambino, raggiunge Antonio ed è in quell'occasione che la realtà piomba addosso a lei come una doccia fredda. Ora il terrore domina i suoi occhi che non smetto di versare lacrime di paura e di rabbia. 
Scampia però è un posto difficile, la gente non perdona e l'unica via di fuga possibile per la salvezza di quella nuova famiglia, purtroppo per Antonio, è il trasferimento ma tutto si può fare in nome del fratellino. 

Un messaggio duro quello che ci manda il libro, un paese, un quartiere tra i più degradati dove gli spacci avvengono alla luce del sole. Una situazione che ti rende complice ancora prima di nascere se la tua famiglia è già "dentro la giro", perché Scampia i torti non li perdona ma la gente che conta se sei disposto a sporcarti le mani e a chiudere un occhio, o una tapparella, ti offre la sua protezione. 

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