sabato 10 settembre 2016

"Black Beauty" di Anna Sewell



"Che orribile sensazione! Un pezzo di acciaio duro e freddo, grosso quanto un dito d'un uomo, cacciato a forza tra i denti e la lingua, con le estremità che fuoriescono ai due angoli della bocca fissate a strisce di cuoio che passano sopra la testa, girano sotto la gola, intorno al naso e sotto il mento, rendono assolutamente impossibile liberarsi di quell'attrezzo ripugnante!"

Emozionante!
Questo libro, che non avevo mai letto ma avevo nella wishlist da un po' di tempo, mi ha emozionata. Le parole delle Sewell ti travolgono come un vortice di sentimenti: rabbia, pena, compassione, gioia.. Prende vita così il romanzo di Black Beauty un cavallo che attraverso Anna ci racconta la sua storia, i suoi pensieri perché non è vero che gli animali sono esseri inferiori a noi e che non provano sentimenti. Ogni animale si affeziona, ci dimostra il suo affetto con modi suoi, a volte anche più di una persona. Non è la mancanza di parola che li rende meno intelligenti.

"Voglio solo dire che per un giovane cavallo nel pieno delle forze, abituato fin dalla più tenera età, ogni volta che ne sente il bisogno, ad alzare la testa, scrollare la coda e lanciarsi al galoppo negli spazi aperti di un grande campo o di una prateria sconfinata, è duro sentirsi improvvisamente privato della libertà di vivere secondo la propria natura."

"I cavalli troppo esuberanti, ai quali non viene concesso il necessario sfogo, vengono spesso definiti ombrosi. .... A volte, i cavalli con troppo temperamento vengono puniti dagli stallieri..."

Beauty nasce in una stalla, e nella sua giovinezza non conosce altro che padroni gentili, sempre pronti a fargli una carezza, o a dedicargli parole gentili, padroni che Beauty serve nel migliore dei modi, entrando quasi in simbiosi con loro, capendo subito cosa una persona si aspetta da lui.
Rimane incredulo di fronte ai racconti di Peperina, una delle sue compagne di scuderia che ha conosciuto la malvagità e la forza bruta dell'uomo.

"Perché gli uomini non fanno la stessa cosa ai loro figli? Perché non tagliano loro le orecchie per renderle più appuntite? .... Insensatezza per insensatezza non ci troverei nessuna differenza. Che diritto hanno di tormentare e sfigurare le creature di Dio?"

Il nostro amico ad un certo punto si vede costretto a cambiare casa e padroni, finendo dapprima nelle mani di amici della sua famiglia natia, incappando delle volte in pessime situazioni, scampando alla morte. Finirà i suoi giorni con gran sorpresa.
Non c'è molto altro da aggiungere, bisogna leggere il libro per poter "entrare" nella testa di Beauty e di tutti i suoi simili.

"E così, eccoci qui. Rovinati nel fiore della nostra forza, tu da un ubriacone, io da uno stupido"

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