venerdì 15 luglio 2016

"L'isola in fondo al mare" di Margaret Mitchell

Dopo un periodo di assenza dovuta alla salute, meglio ad un ricovero ospedaliero e alla conseguente rimessa in piedi, torno parlandovi di un libro. Sì, perché in questi giorni dove non posso fare molto se non riposarmi, sto leggendo davvero tantissimo.

Abbiamo tra le mani una seconda opera scritta da colei che ha pubblicato il conosciutissimo romanzo "Via col vento", scomparsa prematuramente, a causa di un incidente, lascia questo manoscritto che viene poi pubblicato grazie alla collaborazione di Debra J. Freer, storica e ricercatrice e varie altre associazioni e museo.



E' un brevissimo libro, un racconto di una sessantina di pagine, una storia nella storia.

I protagonisti sono due: Charley che non è altro che la voce narrante e Bill Duncan che a sua volta narra la storia, la sua vicenda, ovvero il libro di per se. 
Siamo in Asia, in un'isola del sud del Pacifico.
Bill racconta la sua avventura sul Caliban. Questo il nome dell'imbarcazione dove lavora come secondo, trasportando passeggeri e merce nelle isole Tonga.

Sale a bordo, un giorno, la signorina Courtenay Ross, che parte come missionaria inseguita da un giovane innamorato di lei e che la vorrebbe come sposa. Courtenay, una ragazza minuta ed esile, fa breccia nel cuore del grande e muscolo Bill. 

L'unica cosa al mondo che volevo era...lei. La desideravo come un uomo che sta morendo di sete desidera l'acqua. Il mio desiderio era come una  grande fame di lei... per questo la volevo tanto.

Una volta arrivata sull'isola da lei prescelta per la missione, lascia il Caliban e Duncan è destinato a vederla poco e ad intermittenza, solo quando il lavoro lo porta a quell'isola, una tra le più pericoloso per una ragazza.
Passa giorni letteralmente di fuoco imbattendosi in una tempesta di acqua e lava proveniente da un vulcano che lascia sconcertato anche il capitano. 
Quando sembra che il peggio sia passato, ritornano all'isola che dava alloggio momentaneo a miss Ross ma è proprio qui che il peggio ha inizio.

Poche pagine dove però traspare il sentimento davvero forte di Duncan per la signorina Ross, le parole, le righe strabordano di amore, Amore quello vero, con la A maiuscola.

Mentre il crepuscolo si trasformava in notte, anche la barca s'inabissava più in fretta, e con essa s'inabissava il mio cuore, le mie speranze, la mia vita.


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