lunedì 16 maggio 2016

"L'amica geniale" di Elena Ferrante


Devo premettere che, pur non conoscendo la storia né la trama, ero partita prevenuta verso questo libro, pensando che non fosse altro che un semplice romanzetto rosa, di quelli visti e rivisti, ormai triti e ritriti.
Invece mi sono dovuta ricredere. 



Il libro ci è stato "dato" da leggere agli incontri di lettura che, dopo l'inizio dell'anno scorso, sono stati programmati anche per il 2015/16. 
Di malavoglia ho iniziato a leggere la storia delle due protagoniste: Elena, detta Lenù, e Raffaella detta da tutti Lina, Lila solo per Elena.
Il primo romanzo (è una quadrilogia) tratta l'infanzia e l'adolescenza delle due donne, ambientato negli anni '50, le due ragazze trascorrono le giornate nel Rione, parte povera della città, dove tutti si conoscono e non ci sono segreti che si riesca a mantenere. 
Elena è sia una delle protagoniste che l'unica voce narrante del romanzo che ci riporta indietro nel tempo e ci fa rivivere fedelmente una vita passata "rinchiusi" in quel quartiere che è tanto caro quanto odiato, dove vigono regole che ricordano la mafia: comanda chi ha i soldi, e ad ogni torto subito c'è subito una vendetta.
Lenù viene invitata ad intraprendere una strada di studio, accompagnata dalla sua maestra di italiano che la segue anno dopo anno. Se nell'infanzia si vede bella, graziosa, col passare degli anni si accorge di vivere perennemente dietro all'ombra di quella che diventerà sua amica. Lila non particolarmente graziosa, anzi descritta un po' bruttina, secca e senza grazia alcuna, ha modi da maschiaccio ma il passare degli anni le conferirà armonia e bellezza.
In età adolescenziale iniziano anche i primi amori ed anche lì Elena si trova ad essere sempre seconda, sempre dopo la sua amica ma prende anche atto di essere sempre più distante dai suoi amici, dal suo fidanzato e dalla vita del Rione, vita che l'ha circondata fino a 15 anni.

Questo primo tomo si conclude con un matrimonio forse troppo affrettato che ci riserva un finale da rimanerci a bocca aperta con amarezza.

Nessun commento:

Posta un commento